Associazione per una Rivoluzione Democratica
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Sintesi intervento di Claudio Vignolo (Genova)

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Messaggio  Admin Mer 25 Feb 2009, 12:58

Sono Claudio Vignolo, abito a Cogorno, provincia di Genova. Mi sono formato 'politicamente'
nell'associazionismo cattolico (AGESCI e AC). Ho cominciato a fare politica attiva da circa un anno, dalla
nascita del PD. Attualmente sono nel coordinamento del circolo del PD del mio comune. Mi ha spinto a
questa scelta la speranza che il ‘nuovo’ partito, grazie soprattutto allo statuto democratico di cui si sarebbe
dotato, avrebbe costituito una novità nel panorama partitico italiano, permettendo un consistente ricambio ai
suoi vertici. Ad un anno di distanza è evidente come questa speranza sia stata ampliamente disattesa.
Per questo non ho ancora acquisito la tessera del PD e sto valutando altri percorsi: sento un dovere etico,
specie per un padre di 4 figli, impegnarsi attivamente in politica, per cercare di modificare radicalmente
l’attuale sistema.
In linea di massima condivido i cinque obiettivi che sono stati espressi e che qui riassumo sommariamente:
- opposizione all’attuale regime bipolare
- anti-capitalismo, quanto meno nella sua attuale forma (anglosassone)
- difesa della costituzione in quanto baluardo democratico
- questione ambientale - decrescita
- anti-imperialismo americano
Nel mio intervento desidero porre l'attenzione su due punti:
1. Un'istituzione può essere dannosa non perché in sé 'sbagliata', ma perché gestita in modo sbagliato. Ad
esempio:
i partiti, come i sindacati, o la stessa chiesa, sono sorpassati, da 'eliminare' o i loro problemi non
derivano piuttosto dalla gestione, spesso strumentale se non criminale, messa in atto dai loro dirigenti?
Non possiamo identificare l’istituzione ‘partito’ con i delinquenti che in questo momento li ‘gestiscono’,
così come non si può identificare la chiesa con la gerarchia vaticana.
La costituzione, che diciamo di voler difendere, all’articolo 49 dice chiaramente ‘Tutti i cittadini hanno
diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la
politica nazionale’. Possiamo accantonare i partiti finché non abbiamo individuato uno strumento
migliore?
2. Il metodo con il quale si intende raggiungere gli obiettivi, politicamente, è sostanza.
Nella chiesa, ad esempio, attualmente (sono parole di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di
Bose), è in atto una sorta di ‘scisma metodologico’. Abbiamo due, potremmo chiamarle, ‘anime’ che, pur
perseguendo, nella teoria, gli stessi obiettivi, fanno fatica a riconoscersi, a colloquiare tra di loro, poiché
estremamente lontane nei metodi.
Così credo che sia essenziale, se si vuole costituire un’associazione, discernere e puntualizzare i
metodi, con la stessa cura degli obiettivi.
Io, ad esempio, non potrei mai aderire ad un soggetto che non rinunci in maniera inequivocabile
all’esercizio e al sostegno di azioni violente.

Admin

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