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Critiche 2 - 12/03/2008

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Messaggio  Admin Mar 24 Feb 2009, 18:07

Altri contributi critici che abbiamo ricevuto:

«Carissimi,

ero esattamente sulle vostre posizioni, tanto che alle elezioni del 2006 ho ANNULLATO le schede, dopo anni di militanza attiva nella sinistra (DP - RIFONDAZIONE). Nel 2007 ho seguito con interesse la nascita del Movimento Politico dei Cittadini, nato dalla caprabia ostinazione di Rossi, il senatore che insieme a Turigliatto, votò contro il rifinanziamento delle missioni italiane. E' un movimento giovane, disarticolato e fortemente innovativo. Sta coagulando, con enorme fatica, forze sane (si spera) nel Paese. per quelo che mi riguarda è una specie di scialuppa di salvataggio. Si presenta con la lista "Per il Bene Comune" Al massimo si affogherà più avanti...
Credo che comunque meriti un minimo di approfondimento.
Saluti»

Piero C.

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«Astenersi è proprio fare il gioco di chi manipola le elezioni. Quanto più sarà basso il numero dei votanti, tanto più facile sarà per i figli di puttana controllare il voto dei servi e dei complici che verranno convinti a votare per Veltrusconi, per infliggere la "veltrusberla" o la "veltrusbeffa" agli altri. Vi rendete conto che l'astensionismo è la carta vincente di chi vuol fare veramente in modo che il voto pilotato, coatto, comprato e venduto sia quello vincente... a prescindere? E allora, statevene a casa e agevolate la vittoria dei partiti di plastica, perchè indipendentemente dal numero dei votanti, le elezioni saranno, benchè falsate, comunque valide e in Parlamento andranno, grazie a voi astenuti, ancora più figli di puttana, figli di papà, padroni del vapore, servi, lacchè e mignotte. Io voterò a Sinistra e farò tutto il possibile per mandare a votare a Sinistra quanti più elettori delusi, quanti più elettori incazzati, quanti più elettori fiduciosi che cambiare l'Italia si può: ma non standosene a casa, magari a guardare la TV, rinunciando al diritto di contare.
C'è, a mio parere, oltre alle tre opzioni da voi prospettate, una quarta opzione. Ed è quella che io sostengo. La Sinistra ha un solo modo per evitare il suicidio: non rassegnarsi a fare da ruota di scorta al PD, nè oggi nè nell'immediato futuro. Una Sinistra che ripensa la sua funzione, nella società italiana e magari anche in scenari più ampi, rimettendo in discussione il modello di sviluppo della società e il modello dei consumi, ponendo in cima a ogni programma l'etica dei rapporti politici e amministrativi, guardando all'ambiente, alla salute e all'istruzione come a beni primari da difendere con ogni energia disponibile. Una Sinistra che se ne freghi degli strapuntini acquistabili in cambio di quello che voi chiamate "menopeggismo" e faccia politica nelle istituzioni a ogni livello con la fronte alta e con la schiena dritta. Vi pare poco? Io, vi ripeto, andrò a votare e invito a votare anche voi, per realizzare questo progetto. E, comunque, mi piacerebbe mantenere il dialogo con chiunque tra voi non abbia del tutto perdute le speranze e la voglia di battersi».

VITO SATURNO - coordinatore del Cantiere Umbria.

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«NO!!!! NON M' ASTENGO. Non faccio piaceri ai Fascisti».

Giorgio M.

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«Io ritengo che ad oggi, con la legge elettorale vigente che non contempla in alcun modo il famigerato quorum, sia davvero irresponsabile non recarsi alle urne. non votando non si manda alcun messaggio, l'astensionismo non interessa nessuno e ci sarà semre un coglione che deciderà per te.
il mio motto è "entra nel sistema, appropriati degli strumenti giusti e rialza la società dalla cloaca in cui oggi versa".
la mia scelta è consapevole e soprattutto impegnata, restando fuori continueremo a subire i soprusi di persone che, ormai ottantenni, hanno fatto della politica il loro mestiere e la loro casta. Queste sono le regioni della mia "non firma" al documento».
sperando di aver colpito nel segno,
cari compagni vi saluto.

Mele1

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«Grazie dell'invio del vostro comunicato.
Io, invece, non mi astengo proprio, e andrò a votare, cercando di portare a votare il maggior numero di persone possibili, perché queste, come dite voi, sono "elezioni importantissime".
Non andare a votare è assurdo e sbagliato. Invece bisogna andare a votare in massa: l'importante è NON votare assolutamente i due schifosi partitoni dei due schifosi leader che propugnano da anni le stesse schifose politiche. Mi riferisco al PD e al PdL, a Veltroni e a Berlusconi: bisogna cercare di convincere il maggio numero di persone possibile a non votare per questi due partitoni, altro che non andare a votare!!! A votare bisogna andare, eccome, e bisogna votare in massa i piccoli partiti, estremisti e radicali, che possono davvero cambiare la politica italiana (mi riferisco a partiti come il PCL di Ferrando, Sinistra Critica di Turigliatto, oppure, da destra, Forza Nuova o la Fiamma Tricolore).
Io, personalmente, voterò per il PCL di Ferrando e cercherò di far votare questo partito a tutte le persone che conosco. L'importante è togliere voti al PD e al PdL, perché se uno di questi due partitoni schifosi vincerà le elezioni, saremo nella merda fino al collo. E piuttosto che vedere al governo del Paese Veltroni o Berlusconi, preferisco mille volte di più che a vincere le elezioni sia piuttosto Forza Nuova!
Perciò, l'obiettivo non è NON andare a votare, ma NON votare né per Berlusconi nè per Veltroni.
Votare è un dovere costituzionale, e chi non fa il proprio dovere trascura i suoi compiti di cittadino.
Perciò, al voto, al voto (e, se possibile, votate PCL per Ferrando presidente del Consiglio!).
Cordiali saluti».

Fabrizio Legger (Pinerolo - TO)

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«Siamo perfettamente d'accordo con voi che queste elezioni siano una in parte una truffa perchè la legge elettorale è concepita per impedire la presentazione di qualsiasi partito anticapitalista realmente alternativo. noi stessi per primi come pcl siamo ostacolati dalla norma approvata in fretta e furia dalla casta che consente a tutti i partiti che hanno un minimo di due deputati di potersi presentare alle elezioni senza doversi sottoporre al duro compito di dover raccogliere le ferme ecessarie alla presentazione delle listen in con si breve tempo. questa norma tradisce tra l'altro la crisi dei partiti attuamente appresentati in parlamento che tempo essei stessi di avere dificoltà a trovare sottoscrittori.
la vostra scelta di astenervi e fare appelo all'astensione è però profondamente sbagliata. per il semplice fatto che per la prima volta si presenta alle elezioni politiche un partito che ha un chiaro programma anticapitalista e comunista rivoluzionario. potete non condividere l'intera linea politica del PCl ma non si può non essere d'accordo cvon un programma che prevede:
l'abolizione di tutti i privilegi dei parlamentari e la restribuzione massima non superiore al salario di un' operaio specializzato;
l'abolizione di tutte le leggi che precarizzano il lavoro, dei contratti a tempo determinato e precario in genere e l'assunzione di tutti a tempo indeterminato;
la nazionalizzazione senza indennizzo di tutte le imprese in crisi, delle industrie principali, di tutta l'industria bellica, sotto controllo operaio;
la nazionalizzazione delle banche e la creazione di un unica banca statale ( senza toccare un centesimo di risparmio) sotto il controllo dei lavoratori che cancelli i mutui usurai contratti da milioni di famiglie, e da lavoratori autonomi, artigiani e piccoli commercianti;
il ritiro immediato di tutte le truppe italiane da tutti i fronti, e l' abolizione dell'esercito professionale;
l'abolizione di tutti i priviligegi della chiesa cattolica dalle esenzione dell'ici ecc. ai finazinameti alle scuole private.
il sostegno alla ricerca scientifica.
per quanto non si possa condividere la linea politica del PCL, ogni vero militante anticapitalista non può non condividere questo programma, e quello che come partito comunista dei lavorattori noi chiediamo è innazittuto l'adesione ed il sostegno a questo programma e non un adesione identitaria.
Chi ci conosce bene sà che non siamo dei feticisti del parlamentarismo borghese che pensano che l'iniziativa in parlamento possa sostituirsi all'iniziativa cosciente ed organizzata delle masse. ma questo non toglie che si debba rinunciare ad uno dei pochi strumenti ed occasioni in cui il programma del proletarito rivoluzionario può avere la possibilità di essere visibile e arrivare all'attenzione di larghe masse, come nel caso delle elezioni politiche, consentendo in questo modo di aprire brecce e contraddizioni. pensare il contrario sarebbe cadere in quello che lenin qualificava come infantilismo di sinistra.
per questo vi invitiamo calorosamente, anche non condividendone l'intera impostazione del pcl, a sottoscrivere la presentazione delle liste del nostro partito per consentire, con il programma che conoscete, la nostra presentazione alle prossime elezioni, ed in secondo luogo a rafforzare la diffusione del solo programma anticapitalista attraverso il voto al nostro partito.
disertare il voto quando avete l'occasione di far emergere agli occhi di larghe masse un programma anticapitalista, e di fonire un'occasione di educazione politica, renderebbe si più solida la vittoria dei partiti borghesi di Veltroni e Berlusconi, i quali continuerebbero a reggersi grazie al vuoto politico dell'opposizione ed alla passivizzazione di larghi settori di masse deluse.
sarebbe questo, da parte vostra un grave atto di diserzione politica!

Gianmarco Satta

Admin

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