avvio lavoro della commissione politica
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avvio lavoro della commissione politica
Cari soci,
dopo la costituzione del gruppo di lavoro, penso che dovremmo dare avvio alle attività. Vi chiedo di comunicare l'oggetto del vostro impegno di studio, in modo da cominciare a fare una scaletta dei lavori, entro la fine di marzo.
Per quanto mi riguarda sto mettendo a punto un breve lavoro sui temi dei dispositivi contemporanei dell'esercizio democratico (non sul senso e sul valore della democrazia: argomento importante su cui richiede giustamente di lavorare Moreno; su questo potremmo lavorare anche presto). Affianco a questo documento farò circolare un testo di descrizione delle forme più diffuse di democrazia partecipativa oggi (l'autore è un francese, tale Sintomer).
Spero che questo documento vi pervenga, in cnsiderazione dell'avvio dell'utilizzo del sito (davvero fatto bene).
Fatevi vivi, salutissimi
gianfranco
dopo la costituzione del gruppo di lavoro, penso che dovremmo dare avvio alle attività. Vi chiedo di comunicare l'oggetto del vostro impegno di studio, in modo da cominciare a fare una scaletta dei lavori, entro la fine di marzo.
Per quanto mi riguarda sto mettendo a punto un breve lavoro sui temi dei dispositivi contemporanei dell'esercizio democratico (non sul senso e sul valore della democrazia: argomento importante su cui richiede giustamente di lavorare Moreno; su questo potremmo lavorare anche presto). Affianco a questo documento farò circolare un testo di descrizione delle forme più diffuse di democrazia partecipativa oggi (l'autore è un francese, tale Sintomer).
Spero che questo documento vi pervenga, in cnsiderazione dell'avvio dell'utilizzo del sito (davvero fatto bene).
Fatevi vivi, salutissimi
gianfranco
borrelli gianfranco- Messaggi : 1
Data di iscrizione : 06.03.09
Oggetto del mio prossimo impegno di studio
Caro Borrelli,
Dopo oltre un mese e mezzo di convalescenza post-operatoria sono obbligato a riprendere la mia attività universitaria, peraltro rimasta piuttosto in arretrato: per cui almeno fino a maggio non potrò né impegnarmi per l’ARD come vorrei, né partecipare ad un eventuale incontro a Firenze. In ogni caso, siccome giustamente ce lo chiedi, vorrei comunicarti molto brevemente l’oggetto del mio prossimo impegno di studio per il gruppo di lavoro.
Le mie posizioni sono state espresse nell’intervento fatto a Chianciano 2 e riportato nel forum. In sostanza io ritengo che per risolvere la crisi attuale sia necessario denunciare e respingere il mito dello sviluppo (come hanno fatto e fanno numerosi autori quali Gilbert Rist) e il modo di concepire la vita essenzialmente in termini di economia-produzione-consumo-profitto, per gettare le basi di una vera “fraternocrazia” che permetta a tutti i popoli di cooperare per un livello di vita più semplice ma responsabile e rispettoso della dignità dell’uomo in un rapporto equilibrato con la natura.
Credo pertanto che si debba mettere in pensione il materialismo storico per aprirsi ad una concezione spirituale del mondo e della vita superiore ad ogni confessione istituzionalizzata e coinvolgente ogni strato sociale: concezione che peraltro trovo perfettamente compatibile con tutto ciò che oggi ci insegna la scienza (vedi i miei interventi nel gruppo di lavoro sulla tecnoscienza) e che tutti possiamo leggere già chiaramente espressa nei Doveri dell’uomo di Giuseppe Mazzini, scritti nel 1860 e scaricabili da internet. Condivido ed apprezzo perciò molto l’iniziativa di Moreno Pasquinelli di cominciare a piantare dei paletti sia teorici che pratici per un nuovo sistema etico-politico. Ad una prima scorsa dei suoi “dieci comandamenti”, che mi riservo di approfondire e discutere nel modo dovuto appena sarò di nuovo più libero, non ci trovo sostanziali incongruenze con le mie 31 proposizioni a suo tempo sottoposte all’attenzione dei “viandanti” riunitisi a Firenze e fino ad oggi rimaste prive di qualsiasi commento.
Per quanto riguarda più specificamente il nostro Paese, io sono convinto:
1°) che si debba riprendere con lucidità e spassionatezza il discorso iniziato nella prima metà del secolo scorso con l’obiettivo di giungere ad un sistema politico organico e partecipativo. Io credo sinceramente che il fascismo, nel suo momento di maggiore consenso e sia pure tenendo conto di alcune sue scelte sbagliatissime come quella di elevare la Chiesa Cattolica a religione ufficiale dello Stato, per la prima ed unica volta in Italia abbia cominciato a realizzare il programma mazziniano;
2°) che sia necessario non soltanto proporre un solido progetto di Stato alternativo a quello attualmente vigente, ma dare vita ad un movimento etico-politico-culturale permeato di vera e propria “religiosità” o fede religiosa ad impronta laico-civile, così com’è stato indicato nel passato da Mazzini e come oggi ci viene riproposto da Vito Mancuso (i suoi due articoli pubblicati da La Repubblica
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/13/r2-la-religione-civile-che-manca.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/25/cattolici-pensiamo-un-concilio-vaticano-iii.html mi sembrano realmentemeritevoli di alta considerazione)
Questi temi mi riservo di svilupparli e di proporveli a partire da maggio. Nel frattempo, i miei più cordiali saluti a tutti.
Dopo oltre un mese e mezzo di convalescenza post-operatoria sono obbligato a riprendere la mia attività universitaria, peraltro rimasta piuttosto in arretrato: per cui almeno fino a maggio non potrò né impegnarmi per l’ARD come vorrei, né partecipare ad un eventuale incontro a Firenze. In ogni caso, siccome giustamente ce lo chiedi, vorrei comunicarti molto brevemente l’oggetto del mio prossimo impegno di studio per il gruppo di lavoro.
Le mie posizioni sono state espresse nell’intervento fatto a Chianciano 2 e riportato nel forum. In sostanza io ritengo che per risolvere la crisi attuale sia necessario denunciare e respingere il mito dello sviluppo (come hanno fatto e fanno numerosi autori quali Gilbert Rist) e il modo di concepire la vita essenzialmente in termini di economia-produzione-consumo-profitto, per gettare le basi di una vera “fraternocrazia” che permetta a tutti i popoli di cooperare per un livello di vita più semplice ma responsabile e rispettoso della dignità dell’uomo in un rapporto equilibrato con la natura.
Credo pertanto che si debba mettere in pensione il materialismo storico per aprirsi ad una concezione spirituale del mondo e della vita superiore ad ogni confessione istituzionalizzata e coinvolgente ogni strato sociale: concezione che peraltro trovo perfettamente compatibile con tutto ciò che oggi ci insegna la scienza (vedi i miei interventi nel gruppo di lavoro sulla tecnoscienza) e che tutti possiamo leggere già chiaramente espressa nei Doveri dell’uomo di Giuseppe Mazzini, scritti nel 1860 e scaricabili da internet. Condivido ed apprezzo perciò molto l’iniziativa di Moreno Pasquinelli di cominciare a piantare dei paletti sia teorici che pratici per un nuovo sistema etico-politico. Ad una prima scorsa dei suoi “dieci comandamenti”, che mi riservo di approfondire e discutere nel modo dovuto appena sarò di nuovo più libero, non ci trovo sostanziali incongruenze con le mie 31 proposizioni a suo tempo sottoposte all’attenzione dei “viandanti” riunitisi a Firenze e fino ad oggi rimaste prive di qualsiasi commento.
Per quanto riguarda più specificamente il nostro Paese, io sono convinto:
1°) che si debba riprendere con lucidità e spassionatezza il discorso iniziato nella prima metà del secolo scorso con l’obiettivo di giungere ad un sistema politico organico e partecipativo. Io credo sinceramente che il fascismo, nel suo momento di maggiore consenso e sia pure tenendo conto di alcune sue scelte sbagliatissime come quella di elevare la Chiesa Cattolica a religione ufficiale dello Stato, per la prima ed unica volta in Italia abbia cominciato a realizzare il programma mazziniano;
2°) che sia necessario non soltanto proporre un solido progetto di Stato alternativo a quello attualmente vigente, ma dare vita ad un movimento etico-politico-culturale permeato di vera e propria “religiosità” o fede religiosa ad impronta laico-civile, così com’è stato indicato nel passato da Mazzini e come oggi ci viene riproposto da Vito Mancuso (i suoi due articoli pubblicati da La Repubblica
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/13/r2-la-religione-civile-che-manca.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/25/cattolici-pensiamo-un-concilio-vaticano-iii.html mi sembrano realmentemeritevoli di alta considerazione)
Questi temi mi riservo di svilupparli e di proporveli a partire da maggio. Nel frattempo, i miei più cordiali saluti a tutti.
Ultima modifica di Roberto Fondi il Mer 29 Lug 2009, 08:01 - modificato 1 volta.
Roberto Fondi- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 06.03.09
XXXI Proposizioni per un progetto di Stato alternativo all'attuale
Caro Borrelli,
Mi riallaccio al messaggio precedente. Malgrado non mi sia ancora sufficientemente liberato dagli impegni di lavoro, considero doveroso aderire alla tua giustissima richiesta del 28 aprile. Sottopongo pertanto al gruppo di lavoro, affiancandole per la discussione alle X di Moreno Pasquinelli, le seguenti XXXI PROPOSIZIONI PER UN PROGETTO DI STATO ALTERNATIVO ALL’ATTUALE.
Con i più cordiali saluti
Roberto Fondi
I – La Nazione Italiana è un’unità fisica, culturale e spirituale avente vita, fini e mezzi di azione superiori per potenzialità e durata a quelli degli individui che ne fanno parte. Essa si realizza nello Stato Italiano, ovvero il sistema politico liberamente adottato da tali individui, avente le caratteristiche delineate nelle trenta seguenti proposizioni.
II - La strutturazione fondamentale dello Stato Italiano si basa sull’individuazione delle differenti funzioni sociali (*), sull’assegnazione a ciascuna di esse di voce istituzionale in forma di organo corporativo e sulla composizione di tali organi in necessario accordo – anche al loro interno fra le diverse posizioni che possono verificarsi – nel nome della comune appartenenza alla Nazione Italiana.
(*) Elenco esemplificativo in ordine alfabetico delle funzioni sociali da disporre – previa adeguata discussione ed approfondimento – secondo il loro ordine decrescente di importanza: Agricoltura, Allevamento e piscicoltura, Arti plastiche e figurative, Artigianato, Assistenza prescolare, Associazionismo culturale, Associazionismo politico, Associazionismo volontaristico, Casalinghe, Cittadini italiani all’estero, Collaboratori di studi privati, Commercio e distribuzione, Decorati al valore, Difesa civile, Editoria, Educazione, Enti locali, Forze armate, Forze di polizia, Giustizia, Informazione, Letteratura e poesia, Libere professioni, Musica, Ospitalità e turismo, Produzione energetica, Produzione industriale, Pubblica amministrazione, Sanità e igiene, Servizio di Stato, Spettacolo, Sport ed educazione fisica, Storia, Studenti, Terziario, Trasporti e viabilità, Università e ricerca scientifica.
III - II lavoro, diritto-dovere sociale comunque attuato in tutte le sue forme – intellettuali, tecniche, manuali, organizzative, esecutive, imprenditoriali od operative – dai singoli cittadini (casalinghe non escluse) o da loro insiemi, a questo titolo e solo a questo titolo sarà tutelato dallo Stato. Una volta composte in necessario accordo, le varie funzioni sociali istituzionalizzate in organi corporativi saranno in grado di auto-tutelarsi.
IV – Nell’intenzione di far progredire al meglio il tragitto storico di civiltà percorso dalla Nazione Italiana, lo Stato Italiano rimarrà attento ed aperto a qualsiasi apporto di natura conoscitivo-culturale ed opererà con trasparenza all’insegna della giustizia e della solidarietà sociale.
V – Consapevole dell’importanza unificante della dimensione religiosa nella vita e nella cultura dei popoli, lo Stato Italiano non sarà indifferente nei confronti di tale dimensione, ma la accoglierà da una prospettiva storico-scientifica e super-confessionale. Senza alcun privilegio o discriminazione, economici o di altra natura, qualsiasi religione potrà essere liberamente professata, mentre nella Scuola superiore e nell’Università saranno introdotte cattedre di Storia delle religioni. Per quanto concerne la Chiesa Cattolica, lo Stato Italiano rinnoverà interamente i suoi rapporti con essa, chiedendo l’abolizione della Città del Vaticano quale ente politico e la restituzione all’Italia del relativo territorio, nonché il trasferimento della sede pontificale a Gerusalemme.
VI - L’unità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Nazione Italiana saranno difese tenendo conto di quanto potrà essere necessario per l’eventuale realizzazione di una unione politica europea: unione che lo Stato Italiano vorrebbe vedere organizzata sotto forma di sistema federale al fine di rispettare e soprattutto mantenere vitali le diversità dei popoli che la compongono e ne costituiscono la ricchezza, nonché fondata sugli stessi principii ideali qui proposti, al fine di impedire il formarsi di qualsiasi apolide, invadente e parassitaria oligarchia di natura finanziario-produttiva.
VII – Poiché le risorse della Terra sono troppo limitate per consentire all’umanità intera uno standard di vita equiparabile a quello delle sue attuali porzioni occidentali e occidentalizzate, lo Stato Italiano si adopererà a promuovere e ad alimentare in tutto il mondo un movimento di solidarietà che obblighi gli organismi internazionali: (1) a presentare un quadro oggettivo delle risorse, rinnovabili e non, ancora disponibili sul pianeta; (2) a stimare, sulla base di tale risorse, quale standard di vita medio l’umanità sarà da oggi in poi in condizione di permettersi; (3) a promulgare leggi internazionali, da aggiornare via via periodicamente, le quali impongano ai singoli Stati un controllo rigoroso del loro sviluppo economico, con lo scopo preciso sia di permettere un innalzamento del livello di vita dei Paesi più poveri che di ridimensionare quello dei Paesi più ricchi; (4) a considerare e studiare l’eventuale adozione di misure comuni di controllo demografico.
VIII – Lo Stato Italiano garantirà un livello quanto più elevato possibile della salute dei suoi cittadini, con particolare attenzione a che prevenzione e cura avvengano in modi e tempi idonei secondo le necessità di ciascuno, compreso chi si trovi in difficoltà per problemi legati alla sua situazione fisica ed economica.
IX – Fino a quando non saranno prese in proposito decisioni vincolanti a livello internazionale, prevenzione primaria sarà considerata quella relativa al problema demografico. Con apposite leggi, lo Stato Italiano farà sì che il numero dei componenti la comunità nazionale non oltrepassi determinati livelli di guardia, da fissare via via ogni cinque anni.
X – L’educazione delle giovani generazioni è funzione fondamentale dello Stato Italiano ed è esercitata congiuntamente dai genitori e dalla Scuola. La Scuola, considerata struttura portante di ogni solida organizzazione sociale, sarà (1) differenziata, (2) obbligatoria, (3) gratuita fino ai 18 anni di età e (4) modellata nei suoi ordinamenti ad un disegno che stimoli la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla didattica e fornisca loro una formazione anche in prospettiva civica europea. Conseguentemente con quanto sopra, data la fondamentale importanza del compito da loro svolto, gli insegnanti saranno scelti tra persone altamente qualificate e considerati fra i più alti gradi dei funzionari dello Stato.
XI – Terminata la Scuola, i giovani di entrambi i sessi saranno chiamati a scegliere fra l’attuare per un anno (o due?: da discutere) il servizio di Stato o quello militare. Ciò recherà beneficio sia allo Stato Italiano, che in tal modo disporrà in permanenza di una forza-lavoro gratuita costituita da giovani nel pieno delle loro energie fisiche ed intellettuali, sia ai giovani stessi quale tirocinio pratico, quale pausa di riflessione per organizzare il proprio futuro e quale occasione per maturare e fortificare il sentimento comunitario nazionale. Il quadro logistico ed esecutivo delle attività giovanili per il servizio di Stato sarà programmato da un apposito Ministero in accordo con le amministrazioni regionali, provinciali e comunali.
XII – Anche attraverso sostegni economici e collegamenti con le sedi scolastiche e gli organi funzionali dello Stato, saranno promossi lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifico-tecnologica, nonché la salvaguardia dell’ambiente e dei patrimoni naturale, paesaggistico, storico, artistico e linguistico. Mediante apposite istituzioni sarà dato altresì adeguato sostegno alle attività sportive e all’educazione fisica affinchè soprattutto le fasce giovanili possano crescere sane e robuste.
XIII - Tramite un apposito ente nazionale, lo Stato Italiano garantirà decorose abitazioni alle famiglie che non abbiano capitale proprio per provvedervi. Ciò sarà fatto con la costruzione di nuove abitazioni o il riadattamento di precedenti da assegnare a graduale riscatto, valendo il principio che l'affitto, una volta rimborsato il capitale e pagato il giusto frutto, costituisce titolo di acquisto.
XIV - Nell’economia nazionale, tutto ciò che per dimensioni o funzioni esca dall’interesse del singolo per entrare nell’interesse comunitario sarà regolato e, in carenza, gestito dallo Stato Italiano. In particolare, i pubblici servizi saranno sempre gestiti dallo Stato a mezzo di enti parastatali.
XV – Lo Stato Italiano garantisce la proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale nonché integrazione della personalità umana. In nessun modo, comunque, sarà consentito a tale proprietà di convertirsi in elemento disintegratore della personalità fisica e morale di altri uomini tramite lo sfruttamento del loro lavoro.
XVI - Poiché la ricchezza dello Stato Italiano è frutto del lavoro dei suoi cittadini, la moneta nasce di proprietà di questi ultimi. Il popolo italiano, dunque, ha piena sovranità sulla sua moneta.
XVII - Secondo quanto stabilito da apposite leggi, in ogni azienda – sia essa privata, parastatale o statale – le rappresentanze dei lavoratori – siano essi dirigenti, impiegati od operai – parteciperanno alla gestione e all’equa ripartizione degli utili della medesima tramite propri rappresentanti negli organi di gestione e di controllo. Una Cassa Nazionale di Compensazione degli Utili provvederà a rimediare ad eventuali squilibri
XVIII - Ogni azienda agricola, qualora rimanga infruttuosa per mancata iniziativa da parte del proprietario, sarà affidata d’autorità a coltivatori diretti riuniti in aziende a compartecipazione comunitaria di ampiezza relativa alle esigenze dell’economia agricola e delle varie situazioni locali, ferma restando l’equa partecipazione del proprietario alla divisione dei frutti ottenuti.
XIX - Al compimento del diciottesimo anno di età, i cittadini potranno godere di tutti i diritti civili e politici. La cittadinanza potrà essere estesa a cittadini stranieri che si siano distinti per particolari meriti. I cittadini condannati per motivi gravi con regolare sentenza penale passata in giudicato potranno essere soggetti alla privazione dei diritti politici.
XX - II Parlamento sarà composto dal Governo e da una sola Camera, composta dai rappresentanti dei vari organi corporativi. Ciascuno di tali rappresentanti sarà eletto unicamente dai componenti della propria corporazione, perciò fra candidati ben noti agli elettori per vicinanza e similarità del proprio operare. I partiti, considerati come associazioni politiche, avranno una loro rappresentativa quale particolare categoria della Camera delle Corporazioni, nelle quantità e nei modi che saranno stabiliti da un’apposita legge.
XXI - II Capo dello Stato sarà eletto direttamente dal popolo ogni cinque anni e nominerà i Ministri suoi collaboratori unicamente fra gli esperti nei vari settori.
XXII - Unitamente ai rispettivi Consigli, costituiti su base sociale corporativa, i Presidenti delle Regioni, delle Province, dei Comuni e, dove ne sia opportuna l’esistenza, dei Consigli di Circoscrizione, saranno eletti direttamente dal popolo ogni cinque anni.
XXIII - L’elezione dei rappresentanti delle funzioni sociali nelle diverse assemblee corporative inizieranno dai Comuni o, se esistenti, dai Consigli Circoscrizionali. In successione, gli eletti dalle varie Corporazioni appartenenti al medesimo Comune, Provincia o Regione provvederanno a designare i propri rappresentanti nell’assemblea di grado via via superiore sino a quella parlamentare relativa alla Camera delle Corporazioni.
XXIV - Nessuno, per nessuna ragione, potrà partecipare contemporaneamente a più di una assemblea di qualunque livello, compresi i livelli europei. Chiunque, per qualunque motivo, dovesse trovarsi in tale condizione, dovrà optare per un solo incarico.
XXV – La Magistratura, pur nel rispetto dell’adempimento delle leggi nell’esercizio delle sue funzioni, agirà in piena indipendenza dandosi organi di governo propri e privi di rappresentanti esterni, con le sole eccezioni nella sua massima espressione, ovvero il Consiglio Superiore della Magistratura, del Capo dello Stato, chiamato a presiedere tale Consiglio, e del Ministro della Giustizia, o di loro delegati.
XXVI - Nell’ambito della Magistratura saranno istituiti particolari tribunali con competenza sul diritto di famiglia e sul lavoro, non escludendone altri qualora se ne dimostri l’opportunità.
XXVII - L’azione penale è obbligatoria alla notizia di reato, salve le norme sulla procedibilità. Le procedure civili e penali devono essere finalizzate alla massima realizzazione della giustizia sostanziale piuttosto che formale, nonché a snellire i giudizi senza che ciò vada a discapito della loro accuratezza.
XXVIII - Lo Stato Italiano garantirà la sicurezza dei cittadini ed a loro tutela stabilirà il potere d’indagine. Nessun cittadino, anche arrestato in flagrante o fermato per misure preventive, potrà essere trattenuto oltre i sette giorni senza ordine dell’autorità giudiziaria.
XXIX - I cittadini avranno diritto di controllo e di critica responsabile sugli atti di persone ed organi specificatamente incaricati di funzioni pubbliche. Il Governo avrà l’obbligo di pubblicare annualmente il bilancio dello Stato nella maniera più idonea affinché tutti possano prenderne atto con facilità.
XXX - L’organizzazione sindacale sarà unitaria ed assumerà alti compiti istituzionali quali la gestione della cassa nazionale di compensazione degli utili, delle assicurazioni sociali e del contributo alla programmazione economica. Essa, inoltre, provvederà ad organizzare corsi di specializzazione professionale nonché attività ricreative, sportive e dopolavoristiche. Ai sindacati non saranno imposte limitazioni, eccettuate la loro registrazione presso gli uffici centrali e la realizzazione di ordinamenti interni che garantiscano l’effettiva partecipazione degli aderenti alla vita del sindacato. Tutto ciò, ovviamente, a condizione che qualsiasi operare non perda mai di vista gli interessi della comunità nazionale.
XXXI - Qualora si dimostri necessario, quanto è riportato nel testo che sostituirà l’attuale Costituzione potrà essere modificato dal Parlamento previa apposita votazione a maggioranza qualificata della Camera delle Corporazioni.
Mi riallaccio al messaggio precedente. Malgrado non mi sia ancora sufficientemente liberato dagli impegni di lavoro, considero doveroso aderire alla tua giustissima richiesta del 28 aprile. Sottopongo pertanto al gruppo di lavoro, affiancandole per la discussione alle X di Moreno Pasquinelli, le seguenti XXXI PROPOSIZIONI PER UN PROGETTO DI STATO ALTERNATIVO ALL’ATTUALE.
Con i più cordiali saluti
Roberto Fondi
I – La Nazione Italiana è un’unità fisica, culturale e spirituale avente vita, fini e mezzi di azione superiori per potenzialità e durata a quelli degli individui che ne fanno parte. Essa si realizza nello Stato Italiano, ovvero il sistema politico liberamente adottato da tali individui, avente le caratteristiche delineate nelle trenta seguenti proposizioni.
II - La strutturazione fondamentale dello Stato Italiano si basa sull’individuazione delle differenti funzioni sociali (*), sull’assegnazione a ciascuna di esse di voce istituzionale in forma di organo corporativo e sulla composizione di tali organi in necessario accordo – anche al loro interno fra le diverse posizioni che possono verificarsi – nel nome della comune appartenenza alla Nazione Italiana.
(*) Elenco esemplificativo in ordine alfabetico delle funzioni sociali da disporre – previa adeguata discussione ed approfondimento – secondo il loro ordine decrescente di importanza: Agricoltura, Allevamento e piscicoltura, Arti plastiche e figurative, Artigianato, Assistenza prescolare, Associazionismo culturale, Associazionismo politico, Associazionismo volontaristico, Casalinghe, Cittadini italiani all’estero, Collaboratori di studi privati, Commercio e distribuzione, Decorati al valore, Difesa civile, Editoria, Educazione, Enti locali, Forze armate, Forze di polizia, Giustizia, Informazione, Letteratura e poesia, Libere professioni, Musica, Ospitalità e turismo, Produzione energetica, Produzione industriale, Pubblica amministrazione, Sanità e igiene, Servizio di Stato, Spettacolo, Sport ed educazione fisica, Storia, Studenti, Terziario, Trasporti e viabilità, Università e ricerca scientifica.
III - II lavoro, diritto-dovere sociale comunque attuato in tutte le sue forme – intellettuali, tecniche, manuali, organizzative, esecutive, imprenditoriali od operative – dai singoli cittadini (casalinghe non escluse) o da loro insiemi, a questo titolo e solo a questo titolo sarà tutelato dallo Stato. Una volta composte in necessario accordo, le varie funzioni sociali istituzionalizzate in organi corporativi saranno in grado di auto-tutelarsi.
IV – Nell’intenzione di far progredire al meglio il tragitto storico di civiltà percorso dalla Nazione Italiana, lo Stato Italiano rimarrà attento ed aperto a qualsiasi apporto di natura conoscitivo-culturale ed opererà con trasparenza all’insegna della giustizia e della solidarietà sociale.
V – Consapevole dell’importanza unificante della dimensione religiosa nella vita e nella cultura dei popoli, lo Stato Italiano non sarà indifferente nei confronti di tale dimensione, ma la accoglierà da una prospettiva storico-scientifica e super-confessionale. Senza alcun privilegio o discriminazione, economici o di altra natura, qualsiasi religione potrà essere liberamente professata, mentre nella Scuola superiore e nell’Università saranno introdotte cattedre di Storia delle religioni. Per quanto concerne la Chiesa Cattolica, lo Stato Italiano rinnoverà interamente i suoi rapporti con essa, chiedendo l’abolizione della Città del Vaticano quale ente politico e la restituzione all’Italia del relativo territorio, nonché il trasferimento della sede pontificale a Gerusalemme.
VI - L’unità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Nazione Italiana saranno difese tenendo conto di quanto potrà essere necessario per l’eventuale realizzazione di una unione politica europea: unione che lo Stato Italiano vorrebbe vedere organizzata sotto forma di sistema federale al fine di rispettare e soprattutto mantenere vitali le diversità dei popoli che la compongono e ne costituiscono la ricchezza, nonché fondata sugli stessi principii ideali qui proposti, al fine di impedire il formarsi di qualsiasi apolide, invadente e parassitaria oligarchia di natura finanziario-produttiva.
VII – Poiché le risorse della Terra sono troppo limitate per consentire all’umanità intera uno standard di vita equiparabile a quello delle sue attuali porzioni occidentali e occidentalizzate, lo Stato Italiano si adopererà a promuovere e ad alimentare in tutto il mondo un movimento di solidarietà che obblighi gli organismi internazionali: (1) a presentare un quadro oggettivo delle risorse, rinnovabili e non, ancora disponibili sul pianeta; (2) a stimare, sulla base di tale risorse, quale standard di vita medio l’umanità sarà da oggi in poi in condizione di permettersi; (3) a promulgare leggi internazionali, da aggiornare via via periodicamente, le quali impongano ai singoli Stati un controllo rigoroso del loro sviluppo economico, con lo scopo preciso sia di permettere un innalzamento del livello di vita dei Paesi più poveri che di ridimensionare quello dei Paesi più ricchi; (4) a considerare e studiare l’eventuale adozione di misure comuni di controllo demografico.
VIII – Lo Stato Italiano garantirà un livello quanto più elevato possibile della salute dei suoi cittadini, con particolare attenzione a che prevenzione e cura avvengano in modi e tempi idonei secondo le necessità di ciascuno, compreso chi si trovi in difficoltà per problemi legati alla sua situazione fisica ed economica.
IX – Fino a quando non saranno prese in proposito decisioni vincolanti a livello internazionale, prevenzione primaria sarà considerata quella relativa al problema demografico. Con apposite leggi, lo Stato Italiano farà sì che il numero dei componenti la comunità nazionale non oltrepassi determinati livelli di guardia, da fissare via via ogni cinque anni.
X – L’educazione delle giovani generazioni è funzione fondamentale dello Stato Italiano ed è esercitata congiuntamente dai genitori e dalla Scuola. La Scuola, considerata struttura portante di ogni solida organizzazione sociale, sarà (1) differenziata, (2) obbligatoria, (3) gratuita fino ai 18 anni di età e (4) modellata nei suoi ordinamenti ad un disegno che stimoli la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla didattica e fornisca loro una formazione anche in prospettiva civica europea. Conseguentemente con quanto sopra, data la fondamentale importanza del compito da loro svolto, gli insegnanti saranno scelti tra persone altamente qualificate e considerati fra i più alti gradi dei funzionari dello Stato.
XI – Terminata la Scuola, i giovani di entrambi i sessi saranno chiamati a scegliere fra l’attuare per un anno (o due?: da discutere) il servizio di Stato o quello militare. Ciò recherà beneficio sia allo Stato Italiano, che in tal modo disporrà in permanenza di una forza-lavoro gratuita costituita da giovani nel pieno delle loro energie fisiche ed intellettuali, sia ai giovani stessi quale tirocinio pratico, quale pausa di riflessione per organizzare il proprio futuro e quale occasione per maturare e fortificare il sentimento comunitario nazionale. Il quadro logistico ed esecutivo delle attività giovanili per il servizio di Stato sarà programmato da un apposito Ministero in accordo con le amministrazioni regionali, provinciali e comunali.
XII – Anche attraverso sostegni economici e collegamenti con le sedi scolastiche e gli organi funzionali dello Stato, saranno promossi lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifico-tecnologica, nonché la salvaguardia dell’ambiente e dei patrimoni naturale, paesaggistico, storico, artistico e linguistico. Mediante apposite istituzioni sarà dato altresì adeguato sostegno alle attività sportive e all’educazione fisica affinchè soprattutto le fasce giovanili possano crescere sane e robuste.
XIII - Tramite un apposito ente nazionale, lo Stato Italiano garantirà decorose abitazioni alle famiglie che non abbiano capitale proprio per provvedervi. Ciò sarà fatto con la costruzione di nuove abitazioni o il riadattamento di precedenti da assegnare a graduale riscatto, valendo il principio che l'affitto, una volta rimborsato il capitale e pagato il giusto frutto, costituisce titolo di acquisto.
XIV - Nell’economia nazionale, tutto ciò che per dimensioni o funzioni esca dall’interesse del singolo per entrare nell’interesse comunitario sarà regolato e, in carenza, gestito dallo Stato Italiano. In particolare, i pubblici servizi saranno sempre gestiti dallo Stato a mezzo di enti parastatali.
XV – Lo Stato Italiano garantisce la proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale nonché integrazione della personalità umana. In nessun modo, comunque, sarà consentito a tale proprietà di convertirsi in elemento disintegratore della personalità fisica e morale di altri uomini tramite lo sfruttamento del loro lavoro.
XVI - Poiché la ricchezza dello Stato Italiano è frutto del lavoro dei suoi cittadini, la moneta nasce di proprietà di questi ultimi. Il popolo italiano, dunque, ha piena sovranità sulla sua moneta.
XVII - Secondo quanto stabilito da apposite leggi, in ogni azienda – sia essa privata, parastatale o statale – le rappresentanze dei lavoratori – siano essi dirigenti, impiegati od operai – parteciperanno alla gestione e all’equa ripartizione degli utili della medesima tramite propri rappresentanti negli organi di gestione e di controllo. Una Cassa Nazionale di Compensazione degli Utili provvederà a rimediare ad eventuali squilibri
XVIII - Ogni azienda agricola, qualora rimanga infruttuosa per mancata iniziativa da parte del proprietario, sarà affidata d’autorità a coltivatori diretti riuniti in aziende a compartecipazione comunitaria di ampiezza relativa alle esigenze dell’economia agricola e delle varie situazioni locali, ferma restando l’equa partecipazione del proprietario alla divisione dei frutti ottenuti.
XIX - Al compimento del diciottesimo anno di età, i cittadini potranno godere di tutti i diritti civili e politici. La cittadinanza potrà essere estesa a cittadini stranieri che si siano distinti per particolari meriti. I cittadini condannati per motivi gravi con regolare sentenza penale passata in giudicato potranno essere soggetti alla privazione dei diritti politici.
XX - II Parlamento sarà composto dal Governo e da una sola Camera, composta dai rappresentanti dei vari organi corporativi. Ciascuno di tali rappresentanti sarà eletto unicamente dai componenti della propria corporazione, perciò fra candidati ben noti agli elettori per vicinanza e similarità del proprio operare. I partiti, considerati come associazioni politiche, avranno una loro rappresentativa quale particolare categoria della Camera delle Corporazioni, nelle quantità e nei modi che saranno stabiliti da un’apposita legge.
XXI - II Capo dello Stato sarà eletto direttamente dal popolo ogni cinque anni e nominerà i Ministri suoi collaboratori unicamente fra gli esperti nei vari settori.
XXII - Unitamente ai rispettivi Consigli, costituiti su base sociale corporativa, i Presidenti delle Regioni, delle Province, dei Comuni e, dove ne sia opportuna l’esistenza, dei Consigli di Circoscrizione, saranno eletti direttamente dal popolo ogni cinque anni.
XXIII - L’elezione dei rappresentanti delle funzioni sociali nelle diverse assemblee corporative inizieranno dai Comuni o, se esistenti, dai Consigli Circoscrizionali. In successione, gli eletti dalle varie Corporazioni appartenenti al medesimo Comune, Provincia o Regione provvederanno a designare i propri rappresentanti nell’assemblea di grado via via superiore sino a quella parlamentare relativa alla Camera delle Corporazioni.
XXIV - Nessuno, per nessuna ragione, potrà partecipare contemporaneamente a più di una assemblea di qualunque livello, compresi i livelli europei. Chiunque, per qualunque motivo, dovesse trovarsi in tale condizione, dovrà optare per un solo incarico.
XXV – La Magistratura, pur nel rispetto dell’adempimento delle leggi nell’esercizio delle sue funzioni, agirà in piena indipendenza dandosi organi di governo propri e privi di rappresentanti esterni, con le sole eccezioni nella sua massima espressione, ovvero il Consiglio Superiore della Magistratura, del Capo dello Stato, chiamato a presiedere tale Consiglio, e del Ministro della Giustizia, o di loro delegati.
XXVI - Nell’ambito della Magistratura saranno istituiti particolari tribunali con competenza sul diritto di famiglia e sul lavoro, non escludendone altri qualora se ne dimostri l’opportunità.
XXVII - L’azione penale è obbligatoria alla notizia di reato, salve le norme sulla procedibilità. Le procedure civili e penali devono essere finalizzate alla massima realizzazione della giustizia sostanziale piuttosto che formale, nonché a snellire i giudizi senza che ciò vada a discapito della loro accuratezza.
XXVIII - Lo Stato Italiano garantirà la sicurezza dei cittadini ed a loro tutela stabilirà il potere d’indagine. Nessun cittadino, anche arrestato in flagrante o fermato per misure preventive, potrà essere trattenuto oltre i sette giorni senza ordine dell’autorità giudiziaria.
XXIX - I cittadini avranno diritto di controllo e di critica responsabile sugli atti di persone ed organi specificatamente incaricati di funzioni pubbliche. Il Governo avrà l’obbligo di pubblicare annualmente il bilancio dello Stato nella maniera più idonea affinché tutti possano prenderne atto con facilità.
XXX - L’organizzazione sindacale sarà unitaria ed assumerà alti compiti istituzionali quali la gestione della cassa nazionale di compensazione degli utili, delle assicurazioni sociali e del contributo alla programmazione economica. Essa, inoltre, provvederà ad organizzare corsi di specializzazione professionale nonché attività ricreative, sportive e dopolavoristiche. Ai sindacati non saranno imposte limitazioni, eccettuate la loro registrazione presso gli uffici centrali e la realizzazione di ordinamenti interni che garantiscano l’effettiva partecipazione degli aderenti alla vita del sindacato. Tutto ciò, ovviamente, a condizione che qualsiasi operare non perda mai di vista gli interessi della comunità nazionale.
XXXI - Qualora si dimostri necessario, quanto è riportato nel testo che sostituirà l’attuale Costituzione potrà essere modificato dal Parlamento previa apposita votazione a maggioranza qualificata della Camera delle Corporazioni.
Roberto Fondi- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 06.03.09
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