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Intervento di Marino Badiale

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Messaggio  Admin Gio 09 Apr 2009, 15:15

Non ho particolari emendamenti da proporre al documento, che considero un buon punto d’inizio. Vorrei soffermarmi su un problema che non riguarda il documento. Quando abbiamo proposto il titolo “fuori dal recinto” per il primo incontro di Chianciano, avevamo in mente il recinto della politica “ufficiale”, dominato dalla finta opposizione di destra e sinistra. C’è però un altro recinto nel quale rischiamo di rinchiuderci: il recinto dei militanti, o più in generale delle persone con una storia di militanza e di politicizzazione alle spalle. Si tratta di un recinto ristretto, nel quale hanno finito per rinchiudersi tutti i tentativi analoghi al nostro fatti in passato, pagando questo errore in termini di sterilità. Il nostro tentativo può vivere solo se riusciamo a raggiungere quella fascia di persone che hanno maturato un distacco critico nei confronti del presente ma non lo esprimono nelle forme e nei linguaggi della militanza. La difficoltà del problema sta nel fatto che nell’organizzare incontri come quelli di Chianciano si producono dei meccanismi di esclusione che tengono fuori quel tipo di persone.Tali meccanismi non dipendono dai contenuti ideali e teorici che vengono scritti nei documenti. Occorre individuare questi meccanismi di esclusione e agire su di essi. Uno di essi è senz’altro rappresentato dal linguaggio. Quando si usano modelli espressivi e linguistici tratti dalla tradizione dell’impegno politico di estrema sinistra automaticamente si allontana la grande maggioranza delle persone che ci interessa coinvolgere. Un altro meccanismo è quello dell’assemblea in cui tutti intervengono su tutto. Si tratta di un modo di lavorare molto dispersivo, nel quale il singolo non ha grandi speranze di vedere riconosciuto e valorizzato il suo apporto. Una prima proposta per cercare di spezzare questi meccanismi di esclusione potrebbe essere quella di organizzare gruppi di lavoro non troppo ampi e con un tema preciso, che lavorino fra una assemble e l’altra, e, come proponeva Zanchetta, assemblee anch’esse con un tema preciso. Naturalmente occorre anche il momento dell’assemblea di discussione generale, ma se essa fosse preparata da gruppi di lavoro a tema forse potrebbe risultare meno dispersiva.

Queste proposte minimali non risolvono ovviamente il problema. E’ importante che a tutti sia chiaro che si tratta di un problema serio, per la cui soluzione è necessario il contributo di tutti.

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