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Sintesi intervento di Valerio Bruschini (Todi)

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Messaggio  Admin Mer 25 Feb 2009, 12:56

COSTITUZIONE VO' CERCANDO CH'È SÌ CARA

1) Il discorso di Marino Badiale sulla Costituzione, che, rispetto alla situazione attuale, è molto più avanzata, è senz'altro vero; d'altra parte, questo si poteva affermare già nel 1948, poiché la classe dominante, per i motivi che conosciamo, fu costretta a fare non poche concessioni, per lo meno sulla carta.

È ugualmente vero ed ugualmente da noi risaputo che la Costituzione, soprattutto nelle sue parti più progressiste, per così dire, non è mai stata applicata e che rispetto a quella formale si è affermata, soprattutto negli Anni Cinquanta, una ben diversa Costituzione materiale; pure a livello teorico, noi siamo ben consapevoli dello scarto sempre intercorrente tra Costituzione formale e materiale in uno Stato borghese.

A questo va aggiunto che, nell'ultimo decennio, fors'anche quindicennio, la Costituzione è stata ed è continuamente svuotata, nel senso che gli articoli sono ancora quelli, ma la prassi va in direzione diametralmente opposta.

Un esempio per capirci: l'Articolo 11 sul ripudio della guerra è ancora lì, ma l'Italia è il quarto Paese al mondo per numero di missioni militari all'estero, dietro la sempre più inconsistente foglia di fico degli “interventi umanitari”.

E questo avviene con il consenso di buona parte dell'opinione pubblica, o, per lo meno, con il suo “consenso per indifferenza”, anche perché questa opinione pubblica è sempre più disastrata nelle menti dal bombardamento massiccio e quotidiano dei mezzi di distrazione di massa, che rendono, appunto, indifferenti alle distruzioni di massa, finché avvengono negli altri Paesi.

2) Tutto questo non implica, per lo meno per me che vengo dal “vecchio” Partito Comunista Italiano, che non ci si richiami alla Costituzione ogni volta che la situazione lo richieda, che non ci si opponga al suo costante svuotamento e che non si chieda che venga, finalmente, applicata.

Tra l'altro, questo avrebbe un valore formativo e politico soprattutto per le giovani generazioni, che ignorano, in buona parte, sia la Costituzione, sia le sue potenzialità democratiche.

Nello stesso tempo, non vanno coltivate illusioni, poiché se non cambiano i rapporti di forza, la Costituzione, lungi dall'essere applicata, verrà ulteriormente svuotata, anche perché la devastante crisi economica in atto produrrà, come è stato illustrato, un indurimento delle condizioni di vita di larghi strati della popolazione, che potrebbero pure protestare in maniera molto consistente.

A queste proteste è pressoché sicuro che si risponderà duramente e non sulla base della Costituzione, bensì delle numerose e micidiali leggi d'emergenza, che, come è stato già ricordato, fanno dello Stato italiano uno dei più feroci ed efficienti repressori di coloro che, in qualsiasi modo, dissentono dall'ordine esistente.

En passant: dovremmo combattere anche l'uso ideologico della crisi da parte delle classi dominanti, che già stanno impiegando quest'arma:

- sia per l'ennesima applicazione dell' “aureo principio” della privatizzazione dei profitti, quando le cose vanno bene, e della socializzazione delle perdite, quando l'economia va male;

- sia per far transitare prima nella testa delle persone e, poi, nella realtà, perfino i provvedimenti più vomitevoli; a titolo esemplificativo: l'ulteriore limitazione del diritto di sciopero, “perché, adesso, c'è la crisi”.

3) Tornando, e concludendo, alla questione Costituzione-repressione, è da tener presente che pure su scala mondiale la crisi produrrà sia molte e dure proteste a cui si risponderà con un aumento della repressione, sia il tentativo da parte del Capitalismo di risolvere i suoi problemi con la guerra.

Se è vero, infatti, che il dogma fondamentale della classe dominante statunitense è che il tenore di vita degli Statunitensi stessi non può essere oggetto di alcuna discussione/trattativa;

se è vero, come è stato ricordato, che questa si prospetta come una vera e propria crisi di civiltà, che metterebbe in discussione pure il primato degli USA e l'attuale ordine mondiale unipolare;

ebbene, io penso che gli Stati Uniti piuttosto che accettare il passaggio ad un ordine mondiale multipolare, che assegnerebbe un altro ruolo non solo ad altri Stati, (Russia, Cina, India, Brasile), ma anche ad altre civiltà, preferiranno scatenare una guerra coi fiocchi.

Se questo dovesse accadere, le eventuali proteste contro la guerra non verrebbero trattate come è accaduto finora, ma molto, molto più duramente.

Per concludere con una battuta, si potrebbe dire:
Cercando la Costituzione, s'incontra la repressione?”.

Admin

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